San gimignano | Andrea Roggi

Non ho mai rinnegato, in nessuna intervista, le mie radici: una vita rurale e contadina, dove il tempo è scandito dal sole e dalla luna, dal suono festoso delle campane, dal susseguirsi delle stagioni, dalla vendemmia e dai raccolti. Una vita fatta di convivialità, di legami profondi e autentici, di amicizie sincere e di persone preziose che mi affiancano nel mio lavoro. Con loro condivido la fatica, il confronto schietto e la gioia immensa di vedere, dopo mesi o addirittura anni, un’opera prendere forma, svelare il suo carattere, il suo nome e la sua energia. Da anni ho aperto una galleria a San Gimignano che, insieme a quella di Pietrasanta, è diventata un rifugio: un luogo in cui potermi ritirare per qualche ora o qualche giorno, per riconnettermi con quel mondo che da sempre mi ispira e continua a guidarmi nel mio percorso artistico e nel messaggio che desidero trasmettere al mondo. In questo spazio, il mio concetto di “energia della vita” si intensifica, si rafforza e mi permette di ritrovare un equilibrio profondo con me stesso. La telefonata ricevuta dal Consorzio della Vernaccia di San Gimignano è stata per me un momento di grande emozione e riconoscimento: un segno tangibile del mio legame con questa terra straordinaria, con la sua cultura e con la bellezza che riesce a infondere in chiunque abbia la fortuna di viverla, proteggerla e promuoverla.

 

 

Da quella semplice telefonata è nata in me la volontà di restituire almeno una piccola parte dell’amore ricevuto dagli abitanti di questo borgo ancestrale, custode di storia e meraviglia. Il Consorzio mi ha offerto l’opportunità di esporre le mie opere, e questo mi riempie di orgoglio. Ogni giorno osservo con ammirazione la dedizione e il sacrificio di chi porta avanti la tradizione della Vernaccia, un vino che amo profondamente: fruttato, floreale, complesso ma armonico, elegante e avvolgente. Proprio come le mura di questa città e il suo territorio che, nonostante gli inverni rigidi, sa restituire un nettare generoso, carico di profumi e sapori che evocano un forte legame familiare con la sua produzione. Piccole realtà che, pur mantenendo le proprie peculiarità, si uniscono sotto un unico simbolo per affrontare insieme le sfide quotidiane. Sono già iniziati i preparativi: la città si stringe intorno al suo festival “Regina Ribelle 2025”, un evento in cui la visione produttiva di un vino bianco in una terra di vini rossi si slancia verso i mercati in una straordinaria kermesse di due giorni, all’insegna della convivialità e dell’accoglienza. Il mio più sentito ringraziamento va a tutte le persone che credono nella mia arte, nelle tradizioni e nel senso di appartenenza. A chi, con passione e dedizione assoluta, preserva intatto questo territorio straordinario, apprezzato in tutto il mondo. Ora, la mia profonda ammirazione si trasforma in partecipazione: è attraverso la mia Arte che desidero restituire ciò che ho appreso da voi.

 

Andrea Roggi – San Gimignano