Non ho mai rinnegato, in nessuna intervista, le mie radici: una vita rurale e contadina, dove il tempo è scandito dal sole e dalla luna, dal suono festoso delle campane, dal susseguirsi delle stagioni, dalla vendemmia e dai raccolti. Una vita fatta di convivialità, di legami profondi e autentici, di amicizie sincere e di persone preziose che mi affiancano nel mio lavoro. Con loro condivido la fatica, il confronto schietto e la gioia immensa di vedere, dopo mesi o addirittura anni, un’opera prendere forma, svelare il suo carattere, il suo nome e la sua energia. Da anni ho aperto una galleria a San Gimignano che, insieme a quella di Pietrasanta, è diventata un rifugio: un luogo in cui potermi ritirare per qualche ora o qualche giorno, per riconnettermi con quel mondo che da sempre mi ispira e continua a guidarmi nel mio percorso artistico e nel messaggio che desidero trasmettere al mondo. In questo spazio, il mio concetto di “energia della vita” si intensifica, si rafforza e mi permette di ritrovare un equilibrio profondo con me stesso. La telefonata ricevuta dal Consorzio della Vernaccia di San Gimignano è stata per me un momento di grande emozione e riconoscimento: un segno tangibile del mio legame con questa terra straordinaria, con la sua cultura e con la bellezza che riesce a infondere in chiunque abbia la fortuna di viverla, proteggerla e promuoverla.

 

 

Da quella semplice telefonata è nata in me la volontà di restituire almeno una piccola parte dell’amore ricevuto dagli abitanti di questo borgo ancestrale, custode di storia e meraviglia. Il Consorzio mi ha offerto l’opportunità di esporre le mie opere, e questo mi riempie di orgoglio. Ogni giorno osservo con ammirazione la dedizione e il sacrificio di chi porta avanti la tradizione della Vernaccia, un vino che amo profondamente: fruttato, floreale, complesso ma armonico, elegante e avvolgente. Proprio come le mura di questa città e il suo territorio che, nonostante gli inverni rigidi, sa restituire un nettare generoso, carico di profumi e sapori che evocano un forte legame familiare con la sua produzione. Piccole realtà che, pur mantenendo le proprie peculiarità, si uniscono sotto un unico simbolo per affrontare insieme le sfide quotidiane. Sono già iniziati i preparativi: la città si stringe intorno al suo festival “Regina Ribelle 2025”, un evento in cui la visione produttiva di un vino bianco in una terra di vini rossi si slancia verso i mercati in una straordinaria kermesse di due giorni, all’insegna della convivialità e dell’accoglienza. Il mio più sentito ringraziamento va a tutte le persone che credono nella mia arte, nelle tradizioni e nel senso di appartenenza. A chi, con passione e dedizione assoluta, preserva intatto questo territorio straordinario, apprezzato in tutto il mondo. Ora, la mia profonda ammirazione si trasforma in partecipazione: è attraverso la mia Arte che desidero restituire ciò che ho appreso da voi.

 

Andrea Roggi – San Gimignano

 
 

 

 

 

ANdrea Roggi x montblanc
milan
15 September 2025
22 September 2025
Fabric show | milan fashion week

Il Maestro Andrea Roggi, artista italiano di fama internazionale, è apprezzato in tutto il mondo per la sua capacità di dar vita a sculture evocative che intrecciano l’essenza eterna del bronzo con temi profondi come la conoscenza, l’amore e l’interconnessione della vita. Le sue opere, tra cui spiccano i celebri Alberi della Vita, sono diventate emblemi di valori universali, capaci di ispirare intime riflessioni e nuove speranze.

La collaborazione con Montblanc nasce da un incontro illuminante tra il Maestro Roggi e il Direttore Artistico Marco Tomasetta. Uniti da una visione condivisa, fondata sulla convinzione che “La Conoscenza è Libertà”, hanno concepito un progetto che celebra il potere trasformativo della scrittura e della conoscenza. Per Montblanc, un marchio sinonimo di eccellenza artigianale e patrimonio intellettuale, questa partnership rappresenta un rinnovato impegno verso la valorizzazione della creatività e del genio umano.

Per l’occasione, Andrea Roggi ha creato un’opera unica: un Albero della Vita reinterpretato, i cui rami sono adornati non da foglie d’ulivo, ma da pagine di libri. Questo albero simbolico incarna l’essenza della creatività e dell’apprendimento: i suoi rami si elevano portando con sé l’eredità della parola scritta, mentre le sue radici profonde ci ancorano alla ricerca universale della conoscenza.

Questa scultura non è solo un’opera d’arte, ma un ponte tra tradizione e innovazione, tra intelletto ed emozione. Un tributo all’arte e alla letteratura come forze senza tempo, capaci di unire e ispirare generazioni, invitandoci a riflettere sul ruolo immortale della conoscenza, cruciale nel plasmare un futuro più luminoso.

Forte dei Marmi Pier Forte dei Marmi FROM March 2024

Forte dei Marmithe Forte dei Marmi Pier ospiterà la monumentale opera Ki by Andrea Roggi, una scultura inedita realizzata in bronzo ed alta 7 metri, che ci invita ad una riflessione sull’essenza stessa della vita.

Il termine giapponese ki indica la forza che permea tutto ciò che esiste nell’universo. Nella sua maestosa grandezza, l’opera di Roggi cattura l’essenza di questa energia primordiale che nutre non solo il nostro corpo, ma anche la nostra mente e il nostro spirito ed invita gli spettatori a riflettere sull’importanza di mantenere un equilibrio armonioso con il mondo che ci circonda e a coltivare un profondo senso di equilibrio interiore.

Questo monumentale Albero della Vita – celebrazione dell’interconnessione tra materia e spirito, tra cielo e terra – rappresenta la sintesi perfetta della poetica del Maestro Roggi ed è ispirato all’opera Energia della Vita, creata insieme al gioielliere statunitense Martin Katz. È, infatti, la creazione più completa che l’artista abbia realizzato sino ad ora, incarnando il suo impegno verso la ricercatezza tecnica e la ricerca spirituale.

Vi invitiamo ad immergervi in questa straordinaria esposizione, a lasciarvi ispirare dall’energia che pervade l’opera e a cogliere la sua bellezza e profondità .

L’esibizione è realizzata in collaborazione con Vivai Federigi e con il patrocinio del Comune di Forte dei Marmi.

AMERICAN NIGHT AND THE SCULPTURE OF ANDREA ROGGI

“American Night”, prima prova da regista per Alessio Jim Della Valle

Cast: Jonathan Rhys Meyers, Emile Hirsch, Paz Vega,
Jeremy Piven, Fortunato Cerlino, Annabelle Belmondo,
Mara Lane, Alba Amira Ramadani, Michael Madsen,
Maria Grazia Cucinotta, Marco Leonardi.

Original song and theme music by Anastacia

Nella pellicola, che ha al suo centro il mondo dell’arte, sono tantissime le opere e gli artisti presenti:
in addition to Andy Warhol, also Mario Schifano, Jeff Koons,Annamaria Barbaro, Gotti Bernhoft,
Tullio Crali, Davide Dall’Osso, Emanuele Giannelli, Anthony Moman, Kouhei Nakama,
Andrea Roggi and Simon Thompson.

The exhibition presoo the resort of castelfalfi an ideal combination

Dalla collaborazione tra The Circle of Life Art Gallery e Toscana Resort Castelfalfi nasce The Circle of Life, esposizione dello scultore Andrea Roggi, tra i più apprezzati della scena artistica italiana.

Sei opere in bronzo collocate all’interno dell’incantevole resort toscano tessono un percorso artistico capace di offrire uno sguardo rinnovato sulle originali architetture del resort e sul meraviglioso paesaggio che le circonda.

Il Cerchio della Vita, raffigurato nella sfera dorata sempre presente nei lavori dell’artista, è il simbolo che racchiude in sé il senso delle opere di Andrea Roggi, l’essenza primordiale dell’esistenza, l’elemento rigenerativo dell’umanità, dal quale dipendiamo e dal quale siamo inesorabilmente attratti.

Le sculture esposte ruotano attorno a uno dei temi privilegiati di Roggi, quello dell’ Albero della Vita, che risale alla tradizione classica e vede nella pianta di olivo l’emblema della solidità, delle radici, della pace.

RESURRECTIO Alla Camera di Commercio di Pisa una mostra per celebrare la rinascita del Monte Pisano Torna InnovArte: l’appuntamento promuove il connubio arte, economia e territorio

Pisa, 12 aprile 2019. Sarà visitabile fino all’8 novembre 2019 nei locali MAAC (Meeting Art Craft Center) del Palazzo Affari in Piazza Vittorio Emanuele II Resurrectio – tributo ai Monti Pisani: la mostra che lo scultore Andrea Roggi dedica alla rinascita del Monte Pisano dopo i devastanti incendi dei mesi scorsi. La mostra si inserisce all’interno del progetto InnovArte: un’iniziativa pensata dalla Camera di Commercio di Pisa per promuovere quei soggetti che con il loro lavoro hanno mostrato di saper accostare arte, territorio ed economia.

Elemento caratterizzante dell’esposizione, situata all’interno del palazzo che ospita uffici aperti al pubblico e quindi profondamente vissuti, è rappresentato dall’olivo: patrimonio paesaggistico ed economico del Monte pisano. Olivo considerato nella cultura cristiana quale allegoria della rinascita dopo la distruzione operata dal diluvio universale ma anche simbolo di pace perché segno della fine del castigo e della riconciliazione di Dio con il genere umano. Il regista dell’esposizione, l’architetto Alberto Bartalini, pone all’ingresso dell’esposizione Il Mondo un’unica Anima opera con la quale lo scultore ha voluto rappresentare una sorta di metafora, sia nella sua accezione iconografica, che in quella simbolica di vita vegetale e dove le figure umane si inseriscono all’interno di forme fitomorfiche in cui la diversità di elementi si mescola dando vita ad una scultura ricca di dettagli e di fascino.

Le molte azioni di sostegno giunte da istituzioni e privati cittadini che sono sfociate lo scorso febbraio nella prima posizione tra i luoghi del cuore del FAI – spiega il Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini – ci hanno convinto a utilizzare questa mostra quale veicolo per continuare a tener viva l’attenzione sulla rinascita del Monte pisano: uno degli elementi distintivi dell’ambito turistico sul quale stiamo lavorando in stretta collaborazione con imprese, associazioni e istituzioni: le Terre di Pisa. Il tema della rassegna Innovarte di quest’anno vuole infatti celebrare lo sforzo compiuto dal Monte pisano e dagli uomini che lo popolano per la rinascita di un territorio così fortemente colpito proprio dalla mano umana. »

L’esposizione delle 20 opere in bronzo dello scultore toscano è stata inaugurata alla presenza del Presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini, del Sindaco del Comune di Calci, Massimiliano Ghimenti, del Sindaco di Vicopisano, Juri Taglioli, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Pisa, Andrea Buscemi, del critico d’arte, Ilario Luperini e del regista dell’esposizione, Alberto Bartalini

La mostra – ad ingresso libero – sarà aperta fino all’8 novembre, il lunedì-mercoledì-venerdì dalle 9 alle 13, il martedì ed il giovedì dalle 9 alle 17 e durante gli eventi organizzati all’interno del MACC mentre rimarrà invece chiusa nei giorni 22, 25 e 26 aprile oltre che il 17 giugno, il 15 e 16 agosto ed il 1 novembre 2019. Hanno concesso il patrocinio all’iniziativa la Regione Toscana, il Comune di Pisa, il Comune di Calci ed il Comune di Vicopisano.

For information and calendar of events, see the Pisa Chamber of Commerce website www.pi.camcom.it or the Chamber's Facebook and Twitter profiles.

Resurrectio – tributo ai Monti Pisani
by Ilario Luperini

L’ulivo, con la sua forte carica simbolica inonda magnificamente la rinnovata e raffinata sede della Camera di Commercio Pisana. Un ulivo il cui tronco solidamente si dipana da una sfera vibrante di colori e di materia e si tramuta in slanciatissime e flessuose forme umane emotivamente affusolate e avvinghiate in una spinta ascensionale verso l’Alto, verso il Divino. Da lì si dipartono, anch’essi spasmodicamente librati verso l’Infinito, i frondosi rami della nota pianta mediterranea. Una simbiosi tra Uomo e Natura, tra Umano e Divino.

Sono le avvolgenti sculture di Andrea Roggi, un artista la cui notorietà va ben oltre i confini nazionali. La sua poetica – sintesi di emozioni, di suggestioni, di pensiero – trae linfa vitale dalla riscoperta delle tecniche tradizionali, rivisitate da uno spirito animato da una energica carica di attualità. Sculture frutto di una profonda meditazione simbolica e allegorica, eppure così colme di solida, concreta, spirituale vitalità.


Una poetica felicemente interpretata da Alberto Bartalini, il sapiente regista dell’evento.
Ecco che, dall’incontro tra queste due forti personalità, nasce l’itinerario artistico che si snoda negli spazi della Camera di Commercio, conforme al Progetto Innovarte. Non una semplice mostra. E’ la creatività artistica che esce dai luoghi tradizionali (i musei, le gallerie, gli spazi espositivi) per andare a incontrare le persone laddove vivono e svolgono la loro attività. Un percorso del tutto virtuoso. A partire dallo spazio antistante l’ingresso fino ad arrivare, attraverso l’elegante scala, alla zona direzionale. E l’ulivo, così poeticamente interpretato da Andrea Roggi, rimanda alla tragica vicenda dei nostri monti che un’insana mente ha ridotto a terra bruciata. Da qui il titolo dell’evento. Resurrectio: volontà di resurrezione, un vivo tributo pieno di speranza rivolto al Monte Pisano.

RES SACRAE HUMAN AND DIVINE L' ANDANA
from 2 August 2019

Dal 2 agosto le sculture in bronzo dell’artista Andrea Roggi saranno esposte tra le incantevoli quinte paesaggistiche ed architettoniche del resort L’Andana di Castiglion della Pescaia all’interno di una mostra personale intitolata
Res Sacrae – Human and Divine (Cose Sacre – Umane e Divine).

Il soggetto è particolarmente caro all’artista: con la sua sensibilità intensamente spirituale, filosofica e sentimentale nell’accezione più alta del termine, il Maestro Roggi rende tangibile l’Intangibile realizzando materialmente le sue idee creative attraverso una sofisticata manipolazione materica del suo elemento distintivo, il bronzo, come altresì in linea con la maieutica michelangiolesca, il marmo.

Le opere suggestive del Maestro declinano il soffuso misticismo della sua poetica in forme archetipiche legate alle tematiche sacre per eccellenza: la Madre Terra, Dea della Natura e della Spiritualità, l’Albero della Vita, dall’emblematico tronco fitomorfico e le radici in risalto, la circolarità della Vita, la ciclicità del Tempo.

La Madre Terra con la sua sfericita’ e’ un motivo iconografico e simbolico da sempre prediletto dallo scultore toscano, poiché’ racchiude nel significante e nel significato la sua estetica e il suo manifesto artistico–intellettuale; appare essere ugualmente il titolo di un’opera monumentale in bronzo a forma di sfera–mondo realizzata con una tecnica particolare ideata e brevettata dal Roggi stesso, che dona una percezione materica e magmatica alla materia bronzea, sembrando essere attraversata da ataviche pulsioni ctonie e telluriche.

Altre opere monumentali, ascrivibili alla tematica dell’Albero della Vita, elemento vitale e rigoglioso della Terra Madre, sono dedicate all’Amore Salvifico (Un Nuovo Mondo, Il Riflesso della tua Anima nei tuoi Occhi, Il Nostro Amore Salverà le Nostre Radici, Immagina un Nuovo Mondo). In dialogo atemporale con l’incontaminata natura circostante, caratterizzata dalla macchia mediterranea ed alberi di olivi, sono installate anche alcune opere dell’ultima produzione del Maestro, il Cerchio della Vita ed il Tempo, che presentano una progressiva rarefazione stilistica sino a raggiungere l’astrazione formale in uno scorrere eracliteo tra figurazione e trans–figurazione.

L’artista toscano sceglie la sfera, il cerchio, il mondo come simbolo della Madre Terra insieme all’Albero (negli iconici elementi vegetali e paesaggistici toscani dell’olivo e del cipresso), con le radici evidenti ed i rami, per trasmettere la sua filosofia caratterizzata dal rispetto per la Natura, della memoria e delle tradizioni radicate alla nostra storia come al contempo la speranza della rinascita morale ed intellettuale dell’umanità grazie all’elevazione spirituale ottenuta dalla contemplazione estetica e dalla riflessione intellettuale.

In questo percorso espositivo così suggestivo, Andrea Roggi si rivela ancora una volta un assoluto virtuoso del bronzo: le sue raffinate strutture già ad un primo sguardo colpiscono per la sapienza della tecnica coniugata a soggetti oscillanti tra fremente classicismo ed astrazione in continuo omaggio alla sacralità della Natura e dell’Amore spirituale ed emotivo.
Marina Azzurra Lulli

Annoverata fra le dimore storiche della Toscana, la Tenuta La Badiola, all’interno della quale si trova il resort L’Andana, incarna perfettamente l’anima della propria terra, la Maremma, e riflette i fasti della sua storia passata. 

Racchiusa in uno scrigno naturale d’impareggiabile bellezza, questa località fu scelta dal Granduca di Toscana Leopoldo II di Lorena per erigere una delle sue ville – perfettamente conservata nei suoi riconoscibili tratti medicei – che era utilizzata come sua residenza.

Nel 1800, il Granduca avviò la bonifica dell’area paludosa della Maremma – abbandonata a se stessa fin dall’epoca tardo romana – e la trasformò in un paradiso naturale in cui insediare i borghi lavorativi (le fattorie) e le residenze che avrebbero dato sviluppo all’agricoltura maremmana. 

Il cuore della tenuta La Badiola, con la fattoria dell’Acquagiusta, è stato acquistato nel 2000 dalla famiglia Moretti: Vittorio Moretti, assieme alla figlia Carmen e al genero Martino de Rosa, ha ricostruito tutti gli edifici dell’antico borgo convertendo la villa principale, dimora storica, nel resort L’Andana, e le fattorie d’intorno in Casa Badiola Tuscan Inn, inaugurata nel 2009.

Nel 2016 Carmen Moretti e Martino de Rosa hanno dato vita a un nuovo, stimolante progetto che vede al loro fianco il giovane e pluristellato Chef Enrico Bartolini, per un’Andana ancora più Italiana, ancora più Toscana.

 

RES DIVINAE
THE POETRY OF THE EARTH
THE STAIN
CAPALBIO 29 June to 30 September 2019

La vita è il fuoco che brucia e il sole che dà luce.
La vita è il vento, la pioggia e il tuono nel cielo.
La vita è materia ed è terra,
ciò che è e ciò che non lo è,
e ciò che è oltre è nell’Eternità.
Lucius Anneus Seneca

Ho fortissimamente voluto Andrea Roggi qui da noi a La Macchia quest’ anno perché sentivo il bisogno di dare il via ad un progetto più nostro. Volevo che ci rappresentasse chi più ci fa sentire a casa e radicati in questo meraviglioso territorio. Non solo nel suo essere italiano e soprattutto toscano, ma esserlo in maniera molto sentita e sanguinea.

L’opera di Andrea Roggi ci riporta alla natura toscana, a simboli di vita come l’ulivo, il cipresso, il fuoco, l’amore e soprattutto all’immensa fragilità dell’equilibrio tra tutto questo. Lo fa attraverso la riscoperta di materiali antichi e intrinseci della nostra storia, come il marmo e il bronzo.

Il mio primo approccio all’opera di Andrea Roggi è stato attraverso i suoi ulivi e le figure intrecciate da cui fiorivano. Questo forte richiamo al mito di Apollo e Dafne, tanto amato da tutti noi, mi ha affascinata salvo poi scoprire quanto altro si racchiude nel pensiero di Roggi che è il frutto scaturito dall’amore per la terra, dalle forti radici di questo amore, per poi lasciare frusciare il vento tra le fragili foglie.

Il globo che, forte della sua sfera perfetta, cresce sulla sua crosta un tronco composto da due figure che insieme formano la vita. Su questa terra avvolgente e forte cresce l’amore, l’albero della vita.

Ma queste radici sono così salde? Sono veramente forti? Seguendo il percorso dell’artista troviamo delle sfere sempre più rovinate, più fragili, effimere. Le radici si scoprono e le troviamo in balìa degli eventi. Troviamo alberi della vita ancora forti, ma su sfere sempre più friabili e insicure, fino ad arrivare ad alberi sospesi senza sfere e sfere scarne e senza alberi.

Infine troviamo che le sfere diventano cerchi, quasi delle tracce leggere di matita che sembrano disegnarli, cerchi della vita ormai alleggeriti dal peso dell’uomo e dalle sue disfatte. In apparenza più semplici, in realtà più emotivi.
Il cerchio della vita per noi è un avvertimento o un augurio.

Andrea Roggi tells our story and warns us.

Isabella Borromeo

 

Os homini sublime dedit, coelumque tueri iussit et erectos ad sidera tollere vultus.

Dette (il Creatore delle cose) all’uomo sublime il volto e gl’impose di contemplare il cielo e di innalzare lo sguardo diritto alle stelle.

Publius Ovid Naso, The Metamorphoses, vol. I, 85-86

Os homini sublime dedit, coelumque tueri iussit et erectos ad sidera tollere vultus.

Dette (il Creatore delle cose) all’uomo sublime il volto e gl’impose di contemplare il cielo e di innalzare lo sguardo diritto alle stelle.

Publius Ovid Naso, The Metamorphoses, vol. I, 85-86

Dal 29 giugno al 30 settembre le sculture in bronzo dell’artista Andrea Roggi saranno esposte tra le incantevoli quinte paesaggistiche ed architettoniche del Circolo La Macchia di Capalbio all’interno di una mostra personale intitolata Res Divinae – The Poetry of the Earth (Divine Cose- La Poesia della Terra).

Il soggetto è particolarmente caro all’artista: con la sua sensibilità intensamente spirituale, filosofica e sentimentale nell’accezione più alta del termine, il Maestro Roggi rende tangibile l’Intangibile realizzando materialmente le sue idee creative attraverso una sofisticata manipolazione materica del suo elemento distintivo, il bronzo, come, altresì in linea con la maieutica michelangiolesca, del marmo.

Le opere suggestive del Maestro declinano il soffuso misticismo della sua poetica in forme archetipiche legate alle tematiche sacre per eccellenza: la Madre Terra, Dea della Natura e della Spiritualità, l’Albero della Vita, dall’emblematico tronco fitomorfico e le radici in risalto, la circolarità della Vita, la ciclicità del Tempo.

La Madre Terra con la sua sfericità è un motivo iconografico e simbolico da sempre prediletto dallo scultore toscano, poiché racchiude nel significante e nel significato la sua estetica e il suo manifesto artistico-intellettuale; Terra Mater appare essere ugualmente il titolo di un’opera monumentale in bronzo a forma di sfera-mondo realizzata con una tecnica particolare ideata e brevettata dal Roggi stesso, che dona una percezione materica e magmatica alla materia bronzea, sembrando essere attraversata da ataviche pulsioni ctonie e telluriche.

Altre opere monumentali, ascrivibili alla tematica dell’Albero della Vita, elemento vitale e rigoglioso della Terra Madre, sono dedicate all’Amore Salvifico (Il Nostro Amore Puro, Le Nostre Radici-il Nostro Futuro, Il Nostro Amore come una Fiamma). In dialogo atemporale con l’incontaminata natura circostante, caratterizzata dalla macchia mediterranea ed alberi di olivi, sono installate anche alcune opere dell’ultima produzione del Maestro (Il Tempo è un Cerchio e Terra Mater), che presentano una progressiva rarefazione stilistica sino a raggiungere l’astrazione formale in uno scorrere continuo tra figurazione e trans-figurazione.

L’artista toscano sceglie la sfera, il cerchio, il mondo come simbolo della Madre Terra insieme all’Albero – negli iconici elementi vegetali e paesaggistici toscani dell’olivo e del cipresso – con le radici evidenti ed i rami, per trasmettere la sua filosofia caratterizzata dal rispetto per la Natura, della memoria e delle tradizioni radicate alla nostra storia come al contempo la speranza della rinascita morale ed intellettuale dell’umanità grazie all’elevazione spirituale ottenuta dalla contemplazione estetica e dalla riflessione intellettuale.

In questo percorso espositivo così suggestivo, Andrea Roggi si rivela ancora una volta un assoluto virtuoso del bronzo: le sue raffinate strutture già ad un primo sguardo colpiscono per la sapienza della tecnica coniugata a soggetti oscillanti tra fremente classicismo ed astrazione in continuo omaggio alla sacralità della Natura e dell’Amore spirituale ed emotivo.
Marina Azzurra Lulli

RES SACRAE | Human and Divine VIAREGGIO 08 December 2022
16 April 2023

Res sacra: locuzione latina (propr. «cosa sacra») […]


In canon law, any thing, movable or immovable, destined for divine worship by consecration or blessing,
or intended for the burial of the faithful;
res sacrae must be treated with reverence and may not be put to profane uses,
anche se si trovino in proprietà di privati.

Os homini sublime dedit, coelumque tueri iussit et erectos ad sidera tollere vultus.

Dette (il Creatore delle cose) all’uomo sublime il volto e gl’impose di contemplare il cielo e di innalzare lo sguardo diritto alle stelle.

Publius Ovid Naso, The Metamorphoses, vol. I, 85-86

La Terra fornisce abbastanza risorse per soddisfare i bisogni di ogni uomo, ma non l’avidità di ogni uomo.

Gandhi

EARTH MATER EARTH and HEAVEN
LUCCA
Dal 20 Maggio al 30 Settembre 2019 Piazza dell’Anfiteatro, Real Collegio, Le Mura e Baluardo di San Frediano, proseguendo idealmente in "Piazzetta del Teatro" a Pietrasanta

Dal 20 maggio al 30 settembre le sculture in bronzo dell’artista Andrea Roggi saranno esposte tra le incantevoli quinte architettoniche della città di Lucca nel circuito della mostra personale diffusa intitolata Terra Mater- Earth and Heaven (Madre Terra- La Terra ed il Paradiso).

Il soggetto è particolarmente caro all’artista, con la sua sensibilità intimista ed onirica al contempo, intensamente spirituale, filosofica e sentimentale nell’accezione più alta del termine, il Maestro Roggi rende tangibile l’Intangibile realizzando materialmente le sue idee creative attraverso una sofisticata manipolazione materica del suo elemento distintivo, il bronzo, come – altresì in linea con la maieutica michelangiolesca – del marmo.

Le opere suggestive del Maestro declinano il soffuso misticismo della sua poetica in forme archetipiche legate alla tematica della Madre Terra (Terra Mater): simbolo della Grande Madre, della Materia primordiale, Dea della Natura e della Spiritualità, la fonte divina di ogni nascita che dà e sostiene la vita e che a Lei ritorna per rinascere come nei cicli della vegetazione.

Emblema della Fertilità nella sua immagine di natura rigogliosa e feconda, è considerata il Principio Femminile per eccellenza; la Grande Madre è una divinità femminile primordiale presente in quasi tutte le mitologie, rappresenta la Terra ed il Femminile inteso come mediatore tra l’Umano ed il Divino.

In tempi antichi, in società di stampo matriarcale, a carattere egualitario, ove si evidenziava un particolare rispetto verso la Madre Terra come simbolo della Grande Madre, le donne erano in virtù di ciò considerate e valorizzate nelle loro qualità più alte e il potere del Femminile era inteso non come dominio sull’uomo bensì come capacità di illuminare lo spirito dell’Umanità intera.
Illuminazione e Trasformazione virtuosa della Coscienza umana si manifestavano attraverso il potere spirituale emanato dal Femminile, che si rivelava non solo nella Conoscenza e nella Saggezza, ma soprattutto nel senso della Verità, dell’Amore e della Giustizia.

Queste qualità verranno in seguito attribuite alla Vergine Maria; la Dispensatrice della Nascita e la Madre Terra si fusero in perfetto sincretismo con la Madonna, la spiritualità antica della Grande Madre gradualmente si attenuò fino a scomparire come risultato dell’incontro-scontro tra culture diverse e del successivo affermarsi delle religioni patriarcali monoteiste con primato occidentale del credo giudaico-cristiano.

La Madre Terra è un motivo iconografico e simbolico da sempre prediletto dallo scultore toscano, poiché racchiude nel significante e nel significato la sua estetica e il suo manifesto artistico-intellettuale, in uno scorrere continuo tra figurazione e trans–figurazione.
Terra Mater appare essere il titolo ugualmente di un’opera monumentale in bronzo a forma di sfera-mondo realizzata con una tecnica particolare ideata e brevettata dal Roggi stesso, che dona una percezione materica, terrigna e magmatica alla materia bronzea, sembrando essere attraversata da ataviche pulsioni ctonie e telluriche.

Altre opere monumentali, ascrivibili alla tematica dell’Albero della Vita, elemento vitale e rigoglioso della Terra Madre, sono dedicate alla Fertilità, all’Amore che salva il Mondo, alle Radici del nostro Futuro, alla Memoria di un Istante.


Tra i fondamentali elementi esoterici della Terra compaiono infatti l’Albero ed i suoi rami.
L’Albero partecipa ai tre strati costituenti l’universo: il Mondo di Sotto con le radici che sprofondano nella Terra, il Mondo di Mezzo il cui tronco rappresenta il piano di superficie, il Mondo di Sopra quello degli Dei con i rami che si tendono verso i Cieli.

Legato alla concezione del Cosmo, l’Albero è immagine dell’ascesa verticale verso l’Alto; i suoi rami, nutriti dalla linfa che sale dalle radici, con i suoi frutti, possiedono ed espandono la forza vitale dell’albero stesso.
Come tale, l’iconografia dell’Albero è fondamentale e di grande importanza nelle civiltà antiche; esso assume in sé i concetti di saggezza, sacralità e potenza divina, oltre che mezzo di trasporto attraverso gli stati dell’Essere e del Cosmo.
Spesso nei miti nordici, il guerriero o l’eroe vengono paragonati ad un albero, a simboleggiare la nobiltà dell’essere; nelle tradizioni del Nord, così come in molte altre tradizioni antiche, la Conoscenza viene spesso trasmessa dall’elemento femminile a colui che supera le prove iniziatiche che gli vengono poste dinanzi.

Su scorci urbanistici particolarmente affascinanti, sono esposte anche alcune opere dell’ultima produzione del Maestro, Continuum (il Cerchio della Vita) ed il Tempo, che presentano una progressiva rarefazione stilistica sino a raggiungere l’astrazione formale, in cui si materializza de facto il passaggio tra una scultura figurativa ad una trans–figurativa.
L’artista di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, sceglie la sfera, il cerchio, il mondo come simbolo della Madre Terra insieme all’albero – negli iconici elementi vegetali e paesaggistici toscani dell’olivo e del cipresso – con le radici evidenti ed i rami, per trasmettere la sua filosofia caratterizzata dal rispetto per la Natura, della memoria e delle tradizioni radicate alla nostra storia come al contempo la speranza della rinascita morale ed intellettuale dell’umanità grazie all’elevazione spirituale ottenuta dalla contemplazione estetica e la riflessione intellettuale.

Le sculture sono realizzate in vari formati, da quello monumentale per le undici sculture posizionate lungo le Mura ed in luoghi cardinali del Centro Storico, sino a quelle di medie e piccole dimensioni per le opere presenti intorno ed all’interno dei locali presso il Baluardo di San Frediano, in cui vengono coniugati l’estro artistico ed il profondo lirismo dello scultore.

L’intero corpus delle opere selezionate per l’esposizione sono installate scenograficamente all’interno di un un percorso ideale che inizia dalle antiche Mura, il Baluardo di San Frediano, all’interno della “Casermetta” antistante – che diverrà per l’occasione della durata dell’esposizione The Circle of Life Temporary Gallery – in Piazza dell’Anfiteatro ed all’interno del chiostro del Real Collegio.

In quest’ultimo luogo è tenuto il vernissage il 12 giugno; la mostra continua virtualmente a Pietrasanta, nella Piazza del Teatro ed all’interno della galleria permanente dell’artista The Circle of Life Gallery-Pietrasanta.
In questo percorso espositivo così’ suggestivo, lo scultore toscano si rivela ancora una volta un assoluto virtuoso del bronzo: le sue raffinate strutture già ad un primo sguardo colpiscono per la sapienza della tecnica coniugata a soggetti oscillanti tra fremente figurazione e trans – figurazione spirituale ed emotiva, in continuo omaggio alla potenza salvifica della Natura, ovvero Terra Mater, fil rouge del percorso espositivo e titolo dell’esposizione.