Non ho mai rinnegato, in nessuna intervista, le mie radici: una vita rurale e contadina, dove il tempo è scandito dal sole e dalla luna, dal suono festoso delle campane, dal susseguirsi delle stagioni, dalla vendemmia e dai raccolti. Una vita fatta di convivialità, di legami profondi e autentici, di amicizie sincere e di persone preziose che mi affiancano nel mio lavoro. Con loro condivido la fatica, il confronto schietto e la gioia immensa di vedere, dopo mesi o addirittura anni, un’opera prendere forma, svelare il suo carattere, il suo nome e la sua energia. Da anni ho aperto una galleria a San Gimignano che, insieme a quella di Pietrasanta, è diventata un rifugio: un luogo in cui potermi ritirare per qualche ora o qualche giorno, per riconnettermi con quel mondo che da sempre mi ispira e continua a guidarmi nel mio percorso artistico e nel messaggio che desidero trasmettere al mondo. In questo spazio, il mio concetto di “energia della vita” si intensifica, si rafforza e mi permette di ritrovare un equilibrio profondo con me stesso. La telefonata ricevuta dal Consorzio della Vernaccia di San Gimignano è stata per me un momento di grande emozione e riconoscimento: un segno tangibile del mio legame con questa terra straordinaria, con la sua cultura e con la bellezza che riesce a infondere in chiunque abbia la fortuna di viverla, proteggerla e promuoverla.

 

 

Da quella semplice telefonata è nata in me la volontà di restituire almeno una piccola parte dell’amore ricevuto dagli abitanti di questo borgo ancestrale, custode di storia e meraviglia. Il Consorzio mi ha offerto l’opportunità di esporre le mie opere, e questo mi riempie di orgoglio. Ogni giorno osservo con ammirazione la dedizione e il sacrificio di chi porta avanti la tradizione della Vernaccia, un vino che amo profondamente: fruttato, floreale, complesso ma armonico, elegante e avvolgente. Proprio come le mura di questa città e il suo territorio che, nonostante gli inverni rigidi, sa restituire un nettare generoso, carico di profumi e sapori che evocano un forte legame familiare con la sua produzione. Piccole realtà che, pur mantenendo le proprie peculiarità, si uniscono sotto un unico simbolo per affrontare insieme le sfide quotidiane. Sono già iniziati i preparativi: la città si stringe intorno al suo festival “Regina Ribelle 2025”, un evento in cui la visione produttiva di un vino bianco in una terra di vini rossi si slancia verso i mercati in una straordinaria kermesse di due giorni, all’insegna della convivialità e dell’accoglienza. Il mio più sentito ringraziamento va a tutte le persone che credono nella mia arte, nelle tradizioni e nel senso di appartenenza. A chi, con passione e dedizione assoluta, preserva intatto questo territorio straordinario, apprezzato in tutto il mondo. Ora, la mia profonda ammirazione si trasforma in partecipazione: è attraverso la mia Arte che desidero restituire ciò che ho appreso da voi.

 

Andrea Roggi – San Gimignano

 
 

 

 

 

Humanitas | Firenze

29 Aprile 2025- 10 agosto 2025 Inaugurazione Mostra : 10 Maggio 2025

Dopo aver dedicato a Firenze l’opera Albero della Pace, per commemorare le vittime della strage di via dei Georgofili, Andrea Roggi torna nel capoluogo toscano con una nuova mostra. Dal 10 maggio all’8 agosto 2025, il complesso della Basilica di San Lorenzo ospiterà Humanitas. La Forza dell’Amore, che esplora il linguaggio artistico dell’artista, stabilendo una connessione con la storia e lo spazio del luogo.
Le sculture monumentali in bronzo di Roggi, esposte in numerose città europee ed extraeuropee, sono inconfondibili grazie a una sigla stilistica molto originale e a una forza espressiva straordinaria. Le sue figure, rappresentate in abbracci in una sintesi di forza e tenerezza, come in Per sempre Tu o in Un Amore senza Tempo, assumono l’aspetto di tronchi d’albero e le loro braccia, rivolte verso il cielo, si trasformano in fronde di olivo, le cui foglie dorate sembrano sprigionare energia vitale. Le radici sono spesso iscritte nel globo terrestre, segno di un legame profondo e imprescindibile con la natura. Sono rappresentazioni dell’Albero della Vita, un tema da sempre caro a Roggi, emanazioni dell’energia vitale, connubio di materia e spirito. La tecnica di fusione dinamica, inventata e brevettata dallo stesso artista, permette a queste opere di sfidare le leggi della fisica, sospendendo la materia in equilibri incredibili che creano una relazione unica con gli ambienti in cui si collocano.
Humanitas. La Forza dell’Amore, a cura della storica dell’arte Laura Speranza, racconta, attraverso nove opere, la lunga carriera dell’artista toscano, a partire dalla prima statua bronzea antropomorfa, Atman, realizzata da Roggi negli anni Ottanta, poco più che ventenne, eseguita secondo la tecnica della fusione a cera persa, collocata nel chiostro piccolo della basilica, fino all’ultimissima L’Energia della Conoscenza, pensata proprio per questa esposizione. Le sculture più recenti uniscono alla fusione tradizionale la microfusione e la fusione dinamica, creando una varietà di effetti materici che sono il segno di un’evoluzione costante nella ricerca artistica. Quattro grandi bronzi avranno come sfondo la facciata non finita della basilica progettata da Brunelleschi e la sua fiancata laterale, entrambe in calda pietra arenaria. 
Nel grande chiostro, sulla sinistra della chiesa laurenziana, saranno esposte altre quattro opere che si confronteranno con il rigore della sua architettura rinascimentale. Questo spazio, con il suo verde rigoglioso e l’albero di arancio che si erge al centro, diventa un palcoscenico naturale perfetto per le sculture di Roggi. Nel suo immaginario poetico troviamo spesso l’elemento albero, simbolo di vita e di connessione: che sia l’ulivo o, a volte, il cipresso, presenze distintive del paesaggio toscano, si ricollegano all’iconografia della grande tradizione pittorica antica e moderna, da Beato Angelico a Leonardo, da Paolo Uccello a Ottone Rosai e Ardengo Soffici.

 

Accanto a questi alberi bronzei, il pubblico sarà invitato a entrare in contatto con figure umane che sembrano danzare nell’aria, sospese, come Famiglia in Volo, mentre un globo terrestre – realizzato a traforo, con girotondi  di persone, bambini, uomini e donne, modellati a tutto tondo – celebra la diversità umana in un abbraccio di pace. Questa rappresentazione, dal titolo Imagine all the people, ispirata alla celebre canzone di John Lennon, invita a riflettere sul valore della pace, nell’auspicio che le differenze tra gli esseri umani diventino un punto di forza e non di divisione.

La Basilica di San Lorenzo, uno dei simboli della storia e dell’identità di Firenze, si rivela il luogo ideale per ospitare le opere di Andrea Roggi, amplificando il messaggio di Humanitas e la sua profondità. In un’epoca che spesso sembra dimenticare l’importanza della solidarietà e della cura reciproca, queste sculture ci ricordano che siamo tutti parte di una comunità più grande. Il concetto di Humanitas, profondamente radicato nella cultura latina, si fa portatore di un messaggio universale: la necessità di prendersi cura degli altri, di riconoscere la nostra umanità condivisa e di agire con consapevolezza, per costruire un mondo migliore.

L’esposizione sarà accompagnata da un ricco catalogo illustrato, pubblicato da Giunti Editore, che sarà anche un’opportunità per scoprire i retroscena che danno vita a queste straordinarie sculture, dalla loro genesi a partire dal disegno, per passare poi alla modellazione in creta, e finire con la fusione della lega metallica e la sua rifinitura. L’arte di Andrea Roggi, più che mai, si fa veicolo di riflessione, di bellezza e di speranza, in un dialogo profondo con la storia e con l’umanità.

Humanitas
La Forza dell’Amore
Opere di Andrea Roggi Firenze, Complesso della Basilica di San Lorenzo
10 maggio – 8 agosto 2025